lunedì 26 febbraio 2018

0290 - ringraziamenti

A distanza di quasi tre anni dall'inizio del blog, si è concluso il primo capitolo di questa campagna. E' stato un impegno non da poco riportare gli avvenimenti, soprattutto da quando ho iniziato a registrare le sessioni per non perdermi battute e idee. La mia memoria, d'altro canto, è quella che è.

Voglio ringraziare tutti i giocatori che hanno dedicato del tempo a questa campagna: Irene, Rocco, Matteo e Andrea, oltre ad una sporadica apparizione di Elena. Come master, sono rimasto molto soddisfatto di cosa sono riusciti a realizzare: sono stati momenti splendidi e ognuno dei giocatori ha portato il suo contributo alla storia. A volte, sono rimasto piacevolmente spiazzato dalle loro "sparate" e dalle loro idee su come affrontare i problemi e le situazioni che mettevo loro di fronte.

Volevo anche ringraziare i miei pochi ma affezionati lettori, che hanno condiviso con me i loro pensieri e che mi hanno incoraggiato ad andare avanti. L'entusiasmo di MrMist e le geniali idee di Nicholas. Ma soprattutto Ale ed il suo "Sussurro di Even", senza il quale questo blog non sarebbe mai esistito.

Non so se avremo mai modo di giocare il secondo capitolo, molte cose sono cambiate da quando è iniziata quest'avventura. Sono nati dei figli, alcuni si sono sposati (come il sottoscritto) ed altri hanno iniziato nuovi percorsi personali.
Gli appunti, comunque, sono gelosamente conservati insieme alle schede dei personaggi, le mappe e tutta la documentazione che ho prodotto per portare avanti la campagna.

Speriamo di rileggerci su queste pagine!

lunedì 19 febbraio 2018

0289 - nel mentre, in una grotta tra le montagne

"Quale scusa puoi addurre per giustificare il tuo fallimento?"
La stanza è buia e silenziosa mentre le parole si manifestano nel cervello di Ramesh, che cade in ginocchio mentre fitte di dolore si propagano lungo le sue membra. Quattro mani pallide ed emaciate si allungano per sorreggerlo, mentre il suo capo si china in segno di sottomissione. I suoi occhi colgono una vaga ombra che gli volteggia davanti, qualche metro più in là, e la paura lo fa tremare.
"Mi perdoni, mio signore!" esclama, chiudendo gli occhi e cercando di ignorare la sofferenza ed il terrore. "Alcuni uomini della Casata della Sabbia hanno scoperto le nostre attività ad Assur ed a Vaelan, ma non tutto è ancora perduto".
"Ovvio che no" esplode la voce nel cervello del mago. "Abbiamo perso questa battaglia, ma le nostre fila si sono già ingrossate a sufficienza. La rinascita di Sekarva è vicina".
"Sì, mio signore" mormora Ramesh, incapace di aggiungere altro.
"Sei fortunato, i tuoi servigi sono ancora necessari per la buona riuscita del nostro piano" sibila la voce nella sua testa, mentre il dolore si attenua leggermente. "Portatelo nella cella e punitelo per i suoi peccati, ma non uccidetelo. Avrà modo di scontare il suo peccato servendo ancora il suo padrone, Kumarkuthan".
Un coro di voci si unisce nella risposta. "Sì, mio signore".
"Mio signore, non punitemi! Ho fatto tutto quello che ho potuto! Non è stata colpa mia!"
"A quanto pare, non hai fatto abbastanza".
Ramesh, urlante, viene trascinato via.

lunedì 12 febbraio 2018

0288 - assunzione rifiutata

Malika socchiude gli occhi ed osserva lo spadaccino. "E quale sarebbe, di grazia? Mi pare abbiate ottenuto abbastanza".
"Dato il servizio reso alla comunità, gradirei ricoprire un ruolo più... formale... nella guardia cittadina" esclama Miodrag con un sorriso.
"Mi spiace, ma non è possibile" ribatte il capitano scuotendo la testa.
"Perché non sarebbe possibile? Anche il Consiglio ha capito il nostro valore, ci ha addirittura conferito un'onorificenza!"
"Forse dimentichi che, a Vaelan, ogni aspetto commerciale e politico è gestito da una Casata. La guardia cittadina non fa eccezione. Facendo tu già parte della Casata della Sabbia, non è possibile per la mia Casata offrirti nulla più che qualche sporadico lavoro retribuito".
"Ma..." inizia Miodrag, ma viene interrotto dalla voce del capitano.
"Inoltre, anche se fosse possibile, sarebbe mia cura far avere al nostro nababbo tutte le informazioni in mio possesso sul vostro operato sotto la supervisione del capitano Tidrek. Mi avete messo di mezzo per pararvi il fondoschiena... o lo avete dimenticato?"
"Ad onor del vero, abbiamo ricevuto le chiavi della città di Assur" ribatte sostenuto Miodrag.
"Dopo aver lasciato che un prigioniero fuggisse dalle prigioni" aggiunge Malika con una smorfia.
"Non è stata colpa nostra, e lei lo sa bene" sibila lo spadaccino, voltandosi e raggiungendo i compagni, ormai fuori dalla porta. "Comunque questa storia non finisce qui. Ormai per me e per il mio onore è diventata una questione di principio".
"Certo, certo... mi raccomando, non provocate disordini!" esclama il capitano prima che la porta sbatta.

"Dovresti essere lo stesso abbastanza soddisfatto, no?" esclama Fiona, camminando accanto a Miodrag. "Siamo ancora liberi, ci hanno dato un'onorificenza e Amir ci tiene in ottima considerazione".
"Per me è un'onta essere rifiutato dalla guardia cittadina" sbotta. "Assumono ogni genere di feccia incompetente per pattugliare le strade e quando gli si presenta un'occasione d'oro come il sottoscritto, la snobbano".
"Avrai la tua occasione, non ti preoccupare" esclama Tsadok. "Farai vedere il tuo valore e Malika non potrà rifiutarti una carica di prestigio".
"Già" sbuffa lo spadaccino. "Lo spero tanto".

lunedì 5 febbraio 2018

0287 - con le giuste conoscenze...

Il caldo del pomeriggio sta cedendo il passo alla frescura della sera, i mercanti stanno sgomberando il mercato ed impacchettando le loro merci. Fiona si ferma un secondo per osservare incuriosita un pettine finemente cesellato prima che finisca dentro una scatolina di legno, poi accelera il passo e raggiunge i compagni.
"Il Consiglio si è riunito stamattina, chissà che conclusioni hanno raggiunto" mormora in direzione di Miodrag.
"Di sicuro non la nostra incarcerazione" replica lo spadaccino con un sorriso, "sennò non saremmo stati convocati in guarnigione. Ci avrebbero direttamente arrestato".
"E con quale accusa?" interviene Zigfrid. "Non abbiamo fatto nulla! Anzi, abbiamo scoperto quello si nascondeva sotto gli occhi di questi idioti".
"C'è sempre la storia del drago ed i disordini nella Lama del Lavoro" insinua Miodrag, fissando per un momento il mago, che sbuffa indignato.
"Ancora con questa storia? I disordini li ha creati quel drago ed io con quella bestia non c'entro nulla! Le mie ferite lo dimostrano ampiamente" ribatte, alzando un braccio e mostrando le fasciature che coprono le bruciature annerite, ormai in via di guarigione.
"Quello prova solo che eri accanto al drago quando è esploso uno degli incantesimi di fuoco lanciati dai maghi" commenta Fiona.
"Quegli incompetenti, vorrai dire!" sbotta Zigfrid. "Lanciare indiscriminatamente palle di fuoco sopra una città... contro un drago, poi... che idea stupida".
"Ora smettiamola di discutere, siamo arrivati" intima Miodrag, indicando l'entrata principale della guarnigione.

La guardia apre la porta dell'ufficio di Malika e li fa accomodare. All'interno, tra numerose pile di carte, siede il capitano della guardia cittadina; finisce di scrivere le ultime righe di un rapporto, lo posa sopra altri documenti ed alza lo sguardo.
"Bene, siete arrivati" esclama, poi osserva Zigfrid con una smorfia. "Tutti".
"Ci avete convocato d'urgenza, per cui eccoci qui" esclama il mago, sfoderando il più falso dei suoi sorrisi.
"Cosa è stato deciso durante il Consiglio di oggi?" chiede Fiona, adocchiando i vari documenti. Sembra che siano rapporti di perquisizioni e di arresti.
Malika si alza, gira attorno alla scrivania e si frappone tra loro e le carte. "Abbiamo effettuato una perquisizione approfondita al rifugio Tulloch e sono emerse numerose prove del coinvolgimento di Ramesh con il culto della Fredda Mano. Grazie a quelle informazioni abbiamo arrestato parecchi membri del culto".
"Un'ottima cosa, ma questo non risponde alla domanda di Fiona" commenta Zigfrid con tono noncurante.
"Avete scoperto nulla su Ronika e su Petar?" chiede Miodrag, curioso di sapere come hanno fatto ad entrare in città.
"A quanto pare, quei criminali sono riusciti ad entrare presentando dei falsi documenti. Ho già allertato le guardie alle porte in modo che intensifichino i controlli" risponde Malika, scoccando un'occhiataccia al mago. "Per quanto riguarda il Consiglio, hanno deciso di premiarvi per il lavoro svolto..."
"L'ottimo lavoro, vorrà dire" puntualizza Zigfrid con un sorriso pungente.
"... sì, ottimo... comunque, nonostante abbia puntualizzato che i fatti dimostrino il vostro coinvolgimento nei tumulti nella Lama del Lavoro, hanno deciso di conferirvi un'onorificenza per aver sventato il tentativo di rovesciare il potere nella città di Vaelan".
Gli avventurieri si guardano mentre un sorriso compare sui loro volti.
"E' una notizia fantastica!" esclama Fiona, allungando la mano per stringere quella del capitano, che però arretra leggermente e fa cenno che ha altro da dire.
"Mi hanno anche ordinato di notificarvi che non verrà applicata nessuna sanzione per il vostro sconsiderato comportamento durante l'inseguimento di Ronika e per l'uso indiscriminato della magia all'interno delle mura cittadine" aggiunge Malika con una nota di disappunto nella voce, scoccando un'occhiata rovente al mago. "A quanto pare, dovete ringraziare i vostri potenti amici della Casata della Sabbia".
"Sembra che il nababbo Amir sappia valutare il valore delle persone, al contrario di qualcun altro..." sussurra Zigfrid con una luce trionfante negli occhi.
"Questo è tutto, ora potete andare" conclude Malika, facendo uno sbrigativo cenno con la mano.
Tsadok scatta in avanti e, prima che il capitano possa fare alcunché, la abbraccia sollevandola da terra. "Grazie mille!"
"Mettimi giù, bestione!" esclama Malika, cercando di liberarsi della stretta.
Il mezzorco libera la donna e raggiunge Zigfrid e Fiona, già sulla porta. "Ancora grazie" esclama, poi fa per uscire.
"Un attimo" interviene Miodrag, ancora fermo in mezzo alla stanza. "Io avrei un'altra richiesta".