lunedì 28 agosto 2017

0286 - la vendita dell'uovo

"Cosa avete intenzione di fare, oggi?" chiede Fiona, osservando con l'acquolina in bocca l'abbondanza di cibo disposto sul tavolo e scegliendo infine una fetta di torta.
"Per prima cosa, ho intenzione di disfarmi dell'uovo" esclama Miodrag, prendendo posto dall'altra parte del tavolo.
Zigfrid smette per un secondo di leggere il suo libro e sul suo volto appare un sorriso divertito. "Dopo tutto quello che è successo... è ancora integro?"
"Sono anch'io stupito della cosa, ma sì. E' ancora perfetto".
"Potremmo farci una gigantesca frittata" propone Tsadok, spezzando una pagnotta e infilandosi un grosso pezzo di pane in bocca.
"Lo venderò al mercato" ribatte Miodrag, scuotendo la testa.
"Se lo fai, sicuramente la fine che farà sarà esattamente quanto prospettato dal nostro rozzo compagno, solo che nel piatto di qualcun altro" mormora Zigfrid, ritornando a leggere il suo libro.
"Perché non vendi l'uovo a qualcuno che se ne possa occupare?" chiede Fiona, sinceramente preoccupata per le sorti della creatura che si sta sviluppando al suo interno.
"Ottima idea!" esclama Miodrag sorridendo. "Potrei provare a venderlo al vecchio Nieven!"
"Buona fortuna" commenta Zigfrid, per nulla interessato alle sorti del grosso uovo.

"Mi spiace, non sono interessato all'acquisto" esclama Nieven. "Dalle dimensioni dell'uovo, direi che si tratta di una bestia decisamente grande".
"Un behir" spiega Miodrag.
"Interessante" esclama l'elfo. "Posso chiedere come hai fatto ad entrare in possesso di un uovo di behir?"
"Abbiamo dovuto uccidere la madre e mi pareva brutto lasciarlo lì".
"Come ti ho già detto, purtroppo non saprei proprio che farmene o dove tenere il cucciolo" commenta mesto Nieven.
La speranza nello sguardo dello spadaccino cede il posto alla delusione.
"Mi spiace, però qualche mio collega che insegna all'università forse può essere interessato".
"Grazie dell'informazione".
"Se non ti dispiace, ti accompagno" esclama il mago, chiudendo la porta di casa e facendogli segno di precederlo.

I giardini dell'università di magia brulicano di studenti ammantati in tuniche dai colori più disparati. Alcuni stanno provando semplici incantesimi, altri stanno intrattenendo alcuni ragazzi facendo volteggiare sopra le loro teste palline di pelle, cappelli ed un paio di candele accese.
Nieven imbocca la porta di una delle numerose costruzioni e si muove sicuro tra i vari corridoi, giungendo infine in un largo laboratorio, ingombro di tavoli su cui sono sparsi alambicchi, componenti alchemiche e vasche piene d'acqua.
"Non sono abituato a tutta questa magia" mormora intimidito Miodrag, osservando per l'ennesima volta la scritta apparsa sul suo vestito che lo indica come visitatore. "Andrà via, vero?"
"Te lo ripeto, scomparirà non appena uscirai dall'edificio" lo rassicura Nieven. "Ora andiamo, devo presentarti un mio vecchio amico".
I due si dirigono verso un uomo dalla folta barba grigia che sta scuotendo la mano per dissipare una nuvoletta di fumo verdastro, fuoriuscita da un alambicco che un giovane mago tiene in mano.
"Nieven, vecchio mio! Cosa ti porta qui?" esclama l'uomo allontanando lo studente e  sorridendo all'elfo.
"A quanto pare, un affare" ribatte Nieven, poi si volta verso lo spadaccino. "Miodrag, ti presento il decano Syrus. Penso possa essere interessato al tuo uovo, dati gli studi che sta portando avanti in accademia".
"Quello sembra un uovo di behir, o sbaglio?" esclama il decano, osservando le sfumature blu sul guscio. "Sei qui per venderlo?"
"Esattamente".
"E quanto vuoi per quell'uovo?"
"Oddio, non saprei... in tutta sincerità, pensavo di venderlo ad un privato interessato ad allevare un animale esotico. Voi non volete mangiarvelo, vero? Il cucciolo nascerà?" chiede Miodrag.
La risata di Syrus fa arrossire leggermente lo spadaccino. "Ovvio che sì! Vogliamo allevarlo e studiarlo. Se crescerà bene, potrebbe anche diventare un potente famiglio".
"In questo caso" balbetta impacciato Miodrag, "lo dono alla scienza".
"Molto nobile, da parte sua" replica soddisfatto il decano. "Qual è il suo lavoro?"
"Siamo un gruppo di avventurieri" ribatte lo spadaccino.
"Siamo?" chiede Syrus, guardandosi attorno.
"Sì, io ed i miei compagni".
"Ah, capisco".
"Se non è troppo, potrei chiedervi in cambio una fornitura di pozioni, pergamene... anelli..."
Syrus sorride e osserva con aria bonaria lo spadaccino. "Stavo pensando che potrei ripagarti con questo" esclama, afferrando una borsa e porgendogliela. Miodrag apre la borsa e ne controlla il contenuto. All'interno sembra espandersi una macchia nera come la notte.
"Una borsa vuota?"
"E' una borsa magica" spiega Syrus. "L'interno è molto più grande dell'involucro".
"Ah, come il mio zaino!" ridacchia Miodrag, aprendo la tasca e avvicinando pericolosamente la borsa all'apertura.
Gli occhi di Syrus si spalancano ed alcune parole gli escono all'istante dalla bocca. Il braccio dello spadaccino si blocca a mezz'aria, duro come il marmo.
"Non è auspicabile l'inserimento di una borsa conservante all'interno di un'altra" spiega il decano, allontanando i due oggetti magici a distanza di sicurezza. "A meno che non voglia distruggere qualsiasi cosa si trovi entro un isolato da qui".
Miodrag sbatte un paio di volte le palpebre indicando che ha compreso il pericolo. Syrus schiocca le dita e le membra dello spadaccino si rilassano, permettendogli di muoversi.
"Allora, le va bene come compenso?"
"Affare fatto!" esclama Miodrag, appoggiando la borsa su uno sgabello e tirando fuori un altro oggetto dallo zaino. "Non è che vi interessa anche un teschio deforme?"

10 commenti:

Rocco ha detto...

Lo ammetto, sono un po' un accumulatore...ho perso il conto delle raccapriccianti e stravaganti porcherie che mi intasano lo zaino...

andrea ha detto...

Per quanto mi riguarda, è la parte divertente dei GDR fantasy =)

... io comunque lo faccio anche in tutte le altre ambientazioni. In MERCs avevo la camelbak riempita di radler XD

Mr. Mist ha detto...

Per un attimo sentendo le parole del mago, ho immaginato il povero Behir su di un tavolo per la vivisezione, oppure costretto pe tutta la vita a donare fluidi vari per fornire ingredienti magici per incantesimi. Brutto pensiero. Brr! :)

Rocco ha detto...

Pensa invece al tipo che se lo tiene come famiglio...quello si che fa il fico in giro...

Mr. Mist ha detto...

Eh sì un behir fa molta scena... oltre che molto male! :D

Nicholas ha detto...

Ah quindi è come scrivere Google nella barra di ricerca di Google...
Già mi immagino una bomba di borse conservanti.

andrea ha detto...

Però bisogna pensare ad una corda molto lunga per l'innesco...

Rocco ha detto...

Puoi sempre minacciare di farlo in stile kamikaze...se parli con gente che ne sa potresti sortire un certo effetto...

Mr. Mist ha detto...

In effetti l'idea dell'ultima risorsa, da giocare in una situazione veramente ma veramente disperata, non è male!

Nicholas ha detto...

In una campagna avevo messo un torneo di magia e una delle prove era creare palle di fuoco a esplosione ritardata, ma in realtà faceva parte di un gomblottone, infatti dopo la prova tutti questi sassolini erano raccolti in un barattolo usato per una giga-esplosione per uccidere l'imperatore.